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Cosa fare e cosa non fare quando si ordina un sito internet

Quando ordiniamo un sito internet dobbiamo evitare di commettere alcuni semplici errori con il nostro sviluppatore, web master, agenzia, che ci potrebbero portare in buona fede ad avere un servizio scadente.

sviluppatore

 

Molte volte mi si chiede quali siano i miei clienti che hanno avuto successo con il proprio sito internet per cercare di capire se un settore può andare bene o male rispetto ad un altro su internet o per andare a curiosare nei loro siti internet per carpire i segreti di questa figura mitologica che è il cliente che c'è l'ha fatta.

Potrei dire che il cliente che riesce nel suo progetto di sito è il cliente che investe più soldi (ed in parte potrebbe anche essere vero), quello che possiede personale in azienda capace di rapportarsi con l'agenzia in modo da avere un punto di riferimento stabile che faccia da ponte tra noi e l'azienda, quello che ha il prodotto migliore o quello che è già conosciuto. Potrei dire tutte queste cose e tutte hanno un fondo di verità.

Se dovessi però rispondere in modo veritiero a questa domanda direi che il cliente che riesce di solito nel suo progetto WEB è il cliente che lascia lavorare in pace lo sviluppatore senza pretendere di dirgli (o dirle) esattamente cosa fare. Che significa questo? che non possiamo pretendere di ordinare un sito come lo vogliamo noi? 

No, assolutamente no. Cerco di spiegarvi un altra cosa che purtroppo non tutti capiscono condannando inevitabilmente il proprio sito internet ed il proprio progetto web.

Per qualche strano motivo in Italia si pensano due cose errate: 1) Fare siti internet è una cosa semplice tanto che molti si affidano al cugino o allo zio che fa siti con risultati deludenti. 2) Questo mettilo qui, questo spostalo qui, insomma si pensa che lo sviluppatore sia una specie di idiota cerebro-leso a cui dire esattamente dove mettere ogni singolo bottone del nostro sito internet.

Purtroppo la credenza illustrata sopra fa si che un buon 80% di siti internet finisca per essere praticamente inutile e quando andrai a controllare i siti internet con un alto margine di fallimento sono proprio quelli in cui il proprietario ha scelto di partecipare attivamente nello sviluppo.

Ma per quale motivo accade tutto ciò? 

Dal punto di vista tecnico semplicemente perchè chiunque intervenga nel lavoro di qualcun altro senza saperlo fare finirà inevitabilmente per creare dei problemi, a volte si pensa che un menù messo in un posto piuttosto che un altro sia una grande idea o ci si convince di essere dei geni che capiscono subito come funziona il WEB senza considerare che chi ci lavora da anni o decenni forse ne ha capito qualcosa in più di noi. Si costringre lo sviluppatore a perdere molto tempo in estenuanti modifiche del tutto inutili dal punto di vista della possibilità di successo del sito causando alla fine la demoralizzazione dell'operatore che sta sviluppando per noi un sito che perde la voglia e l'interesse di agire in base alle regole del suo lavoro e diventa un inutile passa ordini che fa quello che un cliente inesperiente gli dice di fare.

Questa terribile piaga è purtroppo congenita del nostro lavoro (come lo è per un grafico e tutti gli altri creativi in ambito commerciale) perchè si ha a che fare con quella che è l'immagine del cliente ma in un sito internet si devono fare i conti con moltissime altre cose ed è veramente raro che un cliente esiga di solito cose che hanno un senso.

Nell'articolo precedente abbiamo parlato della divisione di un sito internet in 3 parti essenziali, la struttura o scheletro, il codice o cervello con tutte le sue funzionalità e i contenuti. Ecco, i contenuti dovrebbero essere l'unica cosa in cui un cliente dovrebbe intervenire. Il resto, l'architettura tecnica del sito dovrebbe essere lasciata in affido allo sviluppatore, al tecnico che ci sta facendo il sito internet, chiedendo semplicemente con molta modestia se qualcosa si può fare o meno o se ne vale la pena farla, accordandosi inizialmente su quelli che sono gli obbiettivi che si vogliono raggiungere ed evitando caldamente di entrare troppo nel vivo dello sviluppo.