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i soldi spesi in pubblicità non sono una spesa

Troppo spesso si percepisce nel cliente la convinzione che la pubblicità sia una spesa da ridurre e da tenere sotto controllo, ma non è così, solo chi spende in pubblicità emerge dall'anonimato.

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La spesa pubblicitaria per un impresa non va intesa come una spesa ma come un investimento, questa percezione della pubblicità un pò all'Italiana rende purtroppo la crescita delle piccole e medie imprese completamente inadeguata rispetto alle loro reali possibilità.

E' proprio quando le cose vanno male che è arrivato il momento di investire per risollevarsi e la pubblicità è l'unico modo per un impresa di realizzare gli obbiettivi che le consentiranno di crescere.

Non viviamo più in un mercato in cui è possibile esclusivamente sopravvivere purtroppo è necessario pensare continuamente alla crescita ed al modo di tenere testa ai propri competitor. 

Cosa fa l'imprenditore che risparmia nella sua pubblicità? danneggia la sua azienda e non le consente di crescere. Non importano le dimensioni dell'azienda se non si è capaci di rischiare e crescere molto semplicemente non si crescerà.

E' inutile pubblicare un sito internet se non si è disposti a pubblicizzarlo, perchè non bisogna considerare la spesa pubblicitaria come una spesa ma come un modo per guadagnare ed acquisire nuovi clienti. 

Questo semplice concetto è ancora purtroppo diffuso poco e male in Italia dove secondo recenti statistiche il 90% delle piccole e medie imprese investe in pubblicità annualmente neanche l'1% del budget a disposizione. 

Ma come si può pensare di lanciare i propri prodotti ed il proprio marchio se non si è disposti nemmeno a dare un minimo contributo alla propria crescita? 

E' tempo che anche il piccolo imprenditore riconsideri la pubblicità con speciale attenzione al web se vuole realmente raggiungere dei risultati, il budget che si mette a disposizione annualmente alla propria agenzia a chi si occupa della nostra immagine è fondamentale e non ci può essere alcuna negoziazione sul fatto concreto e tangibile che bisogna investire almeno il 20% delle proprie entrate in pubblicità.

Il mercato di oggi non lo si conquista più con il passa parola, sono finiti i tempi  in cui si poteva stare tranquilli con la propria nicchia di mercato a prescindere da qualsiasi investimento pubblicitario, l'azienda che oggi non investe in pubblicità è un aziend destinata a fallire.